un piccolo giradischi a batteria ti terrà compagnia quando il mondo si fermerà
E'una frase che dice tutto e non dice nulla. Analizziamola.
un piccolo giradischi a batteria:
E chi non lo ha avuto? Avevano la forma di una valigetta. Qualcuno ricoperto in fintapelle di vari colori o tinta legno.
Qualcun altro in plastica e qualcun altro in vero legno impiallicciato.
Quelle a transistor appresentano il canto del cigno delle fonovaligie. Perchè poco per volta la musicassetta segnava il percorso musicale portatile.
Nate inizialmente come valvolari si erano poi convertite al transistore e una volta abbandonato il pesante motore ad induzione erano state finalmente in grado di funzionare A BATTERIE.
I progettisti tanto bene non se la devono essere passata in quanto le penose caratteristiche delle pile a secco in uso negli anni 60 e 70 non consentivano grandi assorbimenti.
Inoltre c'era forse la convinzione che gli stadi di uscita dovevano essere simili a quelli fatti con le valvole.
Difatti c'erano cose non proprio belle quando si aveva a che fare con un risparmio di corrente spinto all'estremo come stadi finali in classe A che assorbivano troppo.
Tuttavia poco per volta si arrivò prima al push-pull a trasformatore e poi finalmente al single endend.
Qualcuna ebbe la possibilità di montare un amplificatore a circuito integrato ma non fu chissà che guadagno perchè erano piuttosto poveri come prestazioni e qualità sonora.
Erano pure loro agli inizi.
Inoltre i motorini di rotazione del disco non erano sicuramente dei mostri di efficenza.
Ciò si traduceva in un consumo di batterie spropositato dovuto alla loro scarsa durata. Che ti portava a fare un uso il più limitato possibile dell'alimentazione a batterie.
Inoltre molti modelli sviluppavano nel funzionamento a batterie potenze molto inferiori del funzionamento a corrente.
Per cui abbiamo definito l'oggetto. Tutto sommato nulla di che,piuttosto ingombrante,consumoso e non un mostro di praticità.
ti terrà compagnia: Ne abbiamo avuto sott'occhio i risultati dopo mesi di chiusura immeritata. Molta gente è uscita di testa quando è stata privata delle libertà fondamentali e costretta a stare da sola perchè se no si sviluppava chissà quale cataclisma.
In queste situazioni ma anche in altre anche la compagnia di un piccolo giradischi a batteria potrebbe fare la differenza.
Anche qualora gli unici dischi di cui disponiamo siano quelli delle fiabe di fratel coniglietto che ascoltavamo quando eravamo in fasce è sempre una voce amica che arriva.
Sebbene vibrante,distorta e poco qualitativa. Visto che solitamente erano equipaggiati con dotazioni di tipo molto modesto,altoparlanti minimi e amplificatori stitici.
quando il mondo si fermerà:Il mondo si può fermare per tanti motivi,se noi intendiamo il mondo intorno a noi può fermarsi anche solo per un banale guasto elettrico.
Basta un cortocircuito su una linea un sovraccarico che si resta bene o male al buio.
Non occorre scomodare missiloni nucleari usa e urss per fermare tutto. Basta un topo che rosicchi il filo giusto.
Ed eccolo lì il nostro giardischi a batterie,pronto ad entrare in servizio ,al nostro servizio.
Quindi vogliamo ascoltare musica anche senza corrente,ecco lì il nostro piccolo giradischi a batterie.
ma c'è anche un altro significato. A parte pochi esemplari rispetto alla produzione mondiale NESSUNO aveva la radio (pochissimi sono zero) inoltre la radio in questione spesso era solo AM e non consentiva di ascoltare altro che quei due o tre schifidi canali nazionali. Di notte qualcosina in più.
Il giradischi a batteria (se serve usato anche a corrente) consentiva di essere "indipendenti" nell'ascolto e avere la possibilità qualora tutte le radio del mondo avessero deciso di trasmettere solo le miserie del mondo con riferimenti a tutta la gente che muore di fame,miseria e malattie di non subire l'ascolto.
Ma accontentarsi magari anche di un misero disco di hulio iglesias pur di non essere soli e sentire il canto della messa per tutti.
Si....non a caso per quella loro indipendenza i piccoli giradischi a batterie erano stati danneggiati da genitori che dal basso delle loro scarse facoltà mentali davano la colpa al piccolo giradischi se il figlio andava male a scuola o si drogava. Anche se solitamente preferivano prendersela con i fralelli maggiori ossia i giradischi amplificati veri e propri.
Quando il problema magari non era nei transistor dei giradischi ma in una mentalità idiota e in un ambiente di emme.
Che dire,sono passati quanti anni? A.Petrucci è morto nel 1985 fatelo voi il conto ....ma quel cosino da un metro e cinquantaqualcosa aveva ragione da vendere.
E lunga vita al piccolo giradischi a batteria.