Ogni anno,a casa mia c'era il periodo nero del "dare il bianco" o in qualche caso "fare la tappezzeria" solitamente coincideva con la fine della scuola.

Un periodo duranto fino al 1996 quando mia madre spinta dalle idee di "ordine e pulizia" di quella despota di mia nonna non poteva fare altro che "ubbidire" come diceva mia nonna.
Io la avrei suonata come un tamburo ma tanto fa...visto che a quegli intervalli ravvicinati era una pagliacciata e lavoro sprecato.Ma era lei la padrona di casa ergo ....faceva il buono e il cattivo tempo. Avrei avuto altre 99 soluzioni possibili. Considerando anche quella di legare la nonna sui binari del treno arriviamo a 100.

Era il periodo nel quale,insieme all'odiosa conserva la casa diventava quasi totalmente invivibile.
Anche se in modo differente.
Forse durante la conserva era un goccio meglio perchè a parte la puzza almeno in camera mia nessuno toccava nulla e nessuno faceva danni.
E sopratutto nulla prendeva la strada della spazzatura a mia insiaputa essendo le donne soltanto capaci solo a buttare via tutto.
Difatti quello che mi interessava veramente finiva per prima cosa imboscato.

Durante "il bianco" erano 3 o 4 giorni di puri baraccamenti nel quale ogni cosa veniva stravolta in casa e che tutte le volte occasioni di miglioria venivano sistematicamente ignorate.
Serviva qualcosa?
Col piffer che la trovavi ,era stata trasferita dal lato opposto della casa,così tanto per.
E così ogni qualcolta venivano spostati mobili pesanti non si facevano eventuali spostamenti delle prese elettriche di fatto irraggiungibili,e se serviva andare a prendere una spina curva o cosa "no non si fa,stai qui a lavorare" del resto ero giovane ed ero obbligato a sottostare ai miei genitori.

Caso emblematico era l'indegno osceno mobiletto del bagno in plastica stampata,scomodissimo e senza nessuna ergonomia con la stupida lampadina di potenza ridicola buona solo a scaldare e a ingiallire la plastica e sopratutto con due fili scomodissimi dietro da attaccare e staccare tutte le volte.
E guai se proponevi di mettere una comoda spina o presa o un morsetto a vite.
Ci mancava poco al "perchè si" ma comunque si era in quell'ambito di ignoranza e prepotenza.
Avrei avuto tanta voglia di mandare a dare via il didietro.
Diciamo che se fosse stata a pari età una sberla volava e a quel paese la tutela delle donne.
Quella (donna) che poi era mia nonna non la meritava.

Ma la cosa più bella era il modo di fare che "andava" bene solo quello che era consigliato da qualcuno .
Il resto era popò.
Tanto è vero che si usavano le odiose tempere del kaiser di marca "del colorificio" senza nessuna marca ,probabilmente annaquate fino al'inverosimile in quanto inzaccheravano dappertutto compresa mia madre che verniciava.
E avendo avuto esperienza negli anni dopo con color...

Read the whole post...