fronte acustico....il blog

  1. la sala dei corbiccoli
    ennesimo sogno o racconto che sia.

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    sogno
    By busfahrer il 16 Oct. 2023
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    Questo racconto era da tempo che ero indeciso se metterlo o meno.
    Forse deriva da un sogno,forse da aneddoti che qualche anziano/a raccontava in casa.
    Rielaborati da una pesantissima digestione di qualche cibo che durante la notte tiene impegnato il motorino della digestione per ore.

    La sala dei corbiccoli è appunto uno di questi. Già il nome "sala dei corbiccoli" è quello scritto sulla porta che va nel retrobottega.
    ... e iniziamo: esiste un negozio nel sogno in via Carlo Alberto a Torino che vende lampade NON elettriche,e NON a batteria.
    Insomma lampade a stoppino,a candela,a olio ,a kerosene , a petrolio e via così. Chi lo dirige e un tipo sulla quarantina abbondante con la barba che si chiama Pietro.

    In vetrina ne ha alcune accese,in vetro,eleganti,e una col paralume in stile country.
    E io un bel giorno vado da lui per cercare delle lampade da campeggio. e forse un fornello visto che l'infame gassino della campingaz aveva rotto i maroni per l'ultima volta.

    Dopo l'ennesima fiammata dovuita al suo malfunzionamento lo avevo fatto volare a calci.

    Entro: buongiorno,mi servirebbe questo. E gli spiego cosa mi serve.

    E lui mi fa vedere di tutto e di più,ero indeciso se prendere una lampada a gasolio che si poteva trasformare in fornello.
    Vedendo la mia indecisione lui mi fa una domanda di quelle alla quale non puoi rispondere no.

    Lui a un certo punto mi chiede se voglio vederle TUTTE accese? ,E io dico si,ma si raccomanda di non toccare assolutamente nulla. Nel dubbio metto le mani in tasca.

    Entriamo nel retrobottega e il negozio misteriosamente sembra enorme,più grande di un centro commerciale e lungo le pareti di un complesso labirinto ci sono tutte le lampade come in un grosso cimitero con nomi e cognomi.Attirano la mia vista un paio di televisori sul tavolino,classici degli anni 70,mancano solo i trasformatori sotto sul ripiano.

    Mentre osservavo e guardavo uno e l'altro oggetto uno dei televisori ,quello più lontano da noi si accende e fa vedere una via che io riconosco subito perchè vado a scuola lì vicino.
    La telecamera si sposta all'interno,una nonnina è a letto con marito e moglie che la guardano,poi poco alla volta chiude gli occhi e si addormenta.
    Probabilmente per sempre.

    Pietro mi guarda corrucciato,poi mi dice "bada al negozio in mia assenza io in 10 minuti vado e torno".
    lo accompagno fuori dalla porta e mettendomi a fare la guardia sulla soglia mi aspetto già di aspettare un oretta.
    Bè tanto sono in vacanza. sale su una talbot horizont posteggiata davanti al negozio e va via abbastanza tranquillo.

    ...invece no,la horizont con cui era partito dopo una decina di minuti arriva già all'inizo della via e si posteggia al volo in pochi minuti.

    Scende dall'auto una vecchietta che sembrava eterea,quasi trasparente scende camminando con difficoltà. Pietro la sorregge,entra nel negozio e la acc...

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    Last Post by busfahrer il 16 Oct. 2023
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  2. air india vola ancora e forse lo farà per sempre
    un sogno e un immagine ricorrente

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    air india
    sogno
    By busfahrer il 27 Nov. 2022
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    Un oggetto ,dei tanti che hanno fatto parte della mia vita che mi ha sempre fatto pensare

    era un aereo caduto,è da quando avevo 10 anni che ci penso.
    Apparso in un sogno così per caso.
    Air india per me non era la compagnia indiana ma quel vecchio aereo a 4 motori.
    Di aerei ogni tanto ne cade uno,non ci faccio quasi caso ma quello che era diverso,lo sognavo ogni tanto.

    Non era però uno di quelli moderni a reazione.
    Era uno di quelli vecchi con le 4 eliche.
    Uno di quegli scassoni del tempo che fu.
    Segni particolari ,la scritta "air india" sui resti del piani di coda.
    Non era un aereo grosso,sarà stato da 50 posti o poco più,quelli a elica sono più piccoli di quelli moderni. Su wikipedia ho visto che probabilmente era un DC4

    Ed era caduto sfasciandosi senza prendere fuoco. La fusoliera spaccata,i resti delle ali e il piano di coda in bella vista.

    Avevo fatto una ricerca in internet,attenzione in realtà di aerei caduti di quella compagnia ce ne sono stati ma nessuno che rassomigliasse a quello di quell'assurdo sogno.

    Al 99,9 % io non conoscevo nessuno di quelli a bordo di quel relitto,dubito seriamente che ci fosse un solo italiano a bordo,inoltre era probabilmente un volo interno.

    Forse per non voler accettare l'eventuale sorte delle persone che probabilmente erano lì dentro per me "air india" ha ancora volato nella mia immaginazione.

    Perchè non ritenevo giusto morire "così" per qualche strana causa.
    Ogni qualvolta che in cielo vedevo lampeggiare delle luci da aereo per me allora non ancora dodicenne era "air india" .

    Quel vecchio scassone nella mia mente era diventanto immortale e volava in eterno,come se i resti avessero potuto rimettersi insieme e decollare nuovamente.
    Perchè il posto giusto di un aereo è in cielo e non a terra e quantomeno sfasciato in quel modo.

    I suoi piloti,le sue hostess erano nella mia mente oramai immortali. con le loro uniformi da anni 50 e l'eterno sorriso pubblicitario. L'ho sognato altre volte.
    E ogni qualvolata sentivo ronzare in cielo un aereo senza vederlo,perchè magari guardavo nella direzione sbagliata ,bè quello era "air india"

    Così vecchio,così diverso dagli altri e così immortale.
    Lo avevo sognato anche alla morte di un mio carissimo amico come me quindicenne. Alessandro,preso in pieno da un automobile e ucciso sul colpo.

    Air india era tornato per l'ultima volta nei miei sogni,con la differenza che tra i passeggeri sopravvissuti c'era una signora indiana con la sua cucciolata,lei giovanissima con 4 o 5 bambini piccoli.

    Alla sua cucciolata si è aggiunto Alessandro ma era molto più piccolo di come era,quasi
    appena da camminare.

    E mentre si allontanavano a piedi si gira verso il mio sguardo,saluta con il suo solito sguardo che avrebbe bucato una montagna...con la mano,come mi saluta anche la mamma indiana,a occhio ap...

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    Last Post by busfahrer il 27 Nov. 2022
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  3. l'angelo del presepio con un piede solo
    sogni assurdi e forse reali

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    sogno
    By busfahrer il 5 Nov. 2022
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    Questa storia è capitata a un dodicenne di nome Massimo (ma è capitata? chi lo sa? )

    Massimo era molto contento,era arrivato l'8 di dicembre e avrebbe fatto il presepio. Gli avevano portato una scatolone con i festoni,le lampadine,le statuine e la capanna.
    Aveva tirato fuori tutti gli oggetti dalla scatola e li aveva messi sul letto,il suo letto.

    I suoi genitori avevano già tirato fuori il tavolino quadrato che era di quel vecchio televisore ed erano usciti a fare la spesa. Gli avevano lasciato il compito di montare il presepio.
    Aveva già foderato con la vecchia coperta verde il granata plasticoso del tavolino.
    Aprì lo scatolone e massimo scartò una statuina dopo l'altra e le posizionò spostandole più volte.
    Un pò più su un pò più giù,sembrava non trovasse pace e il posto giusto per una o per l'altra.

    Nel frattempo la notte stava arrivando,la stanza comincò a scurirsi e lui accese la luce. Mamma e papà erano a fare la spesa sarebbero tornate da lì a breve e lui voleva fargli trovare il presepio pronto al loro ritorno.

    Il suo letto si stava lentamente svuotandosi. la carta di imballaggio finiva tutta nel sacchetto (sempre di carta) e sarebbe poi stata messa da parte per mettere via tutto prima di ripartire con la scuola all'epifania.

    Poco per volta i personaggi prendevano posto nel presepio.
    Le pecorelle,i pastori,il fabbro,il panettiere e il mugnaio. Una per una le statuine stavano prendendo posto e il tappeto verde fatto con una vecchia coperta si stava ricoprendo come se fosse vero prato di gallilea..

    Toccò poi al popolo della capanna,solita trafila per capire quale era il bue e quale l'asinello.

    Quando arrivò al momento dell'angelo,scartandolo vide che aveva un piede solo. La gamba finiva con un moncherino e il piede mancava.
    Guardò nella scatola,controllò la carta da imballaggio e il piede mancava.

    Sconsolato pensò....ecco che c'è n'è sempre una! Lo incastrò con il moncerino su una piega del sughero della capanna in modo che stesse dritto e che i genitori non se ne accorgessero.

    Poi attaccò la spina,si accesero le piccole lampadine colorate lampeggiando. Spense la luce per vederle meglio.
    Salì sul suo letto e cominciò a guardare uno a uno i personaggi. Aveva messo la lampadina rossa vicino al fornaio,quella blu vicino al pescivendolo,e sdraiato di pancia sul letto guardava la magia del presepio ,che benchè fossero solo delle statuine di plastica sulla coperta vecchia era comunque a modo suo uguale e diversa ogni anno.

    Tin le lampadine si accendevano e appariva questo mondo lontano ,tan si spegnevano e tutto tornava in oscurità.

    E guardando il tan tin tan tin tan del lento lampeggiare delle lampadine si addormentò.

    Si risvegliò in mezzo al presepio,era alto 15 cm come i personaggi.

    Passò a fianco al fabbro che continuava a percuotere il ferrro arroventato col grosso martello.Passò vicino al fornaio...

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    Last Post by busfahrer il 5 Nov. 2022
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