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  1. la telefunken sul terrazzo
    l'immaginazione è come un treno senza freni

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    telefunken
    terrazzo
    By busfahrer il 17 Nov. 2023
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    La potenza dell'immaginazione...

    Una cosa che mi ricordo di quando ero piccolo,della casa dove andavamo a fre i fine settimana e le vacanze estive e di natale
    C'era un immenso terrazzo ,grosso quasi come le camere.
    Su quel terrazzo,peraltro immortalato nel filmino dei miei 12 anni da zio Mario c'era sulla parete in fondo una radio
    telefunken con il giradischi sopra,mia nonna la usava raramente ma io invece spesso ci suonavo l'unico disco che c'era...si
    non c'è n'erano altri.
    Anche se ogni tanto qualcuno me lo facevo prestare.

    www.radiomuseum.org/r/telefunken_m...s_r545r_54.html

    Ogni tanto ne portavo qualcuno da Grugliasco quando si veniva su,a volte lo lasciavo lì nel cassetto sotto alla radio e a
    volte lì riportavo giù al ritorno.
    Ma non era la musica. e neanche la "qualità" di riproduzione,una modesta EL84 e un altoparlante ovale da due soldi.
    Era forse più la sensazione che quel disco dava.
    Perchè pure la musica era più libera in quel paesino.
    Non avendo copertina da descrivere posso solo dire il titolo "cavalleria leggera",il disco aveva la parte in carta rossa con
    il titolo scritto a caratteri dorati.

    Sebbene a me del panorama MONDIALE della musica classica di fatto apprezzo solo 2 o 3 pezzi (forse anche 5) quello mi dava piacevoli sensazioni.
    Qui conta veramente che cosa l'immaginazione possa e sappia fare.
    Nelle campagne incolte che si vedevano da quell'enorme terrazzo ci si poteva davvero immaginare i cavalieri con i pennacchi e i lunghi fucili ad avancarica.
    Specialmente nella mezza stagione quando la nebbia dominava la mattina e si dissolveva verso mezzogiono.

    Perchè lì la televisione non c'era. Non c'è mai stata in quella casa.E allora l'immaginazione lavorava e spingeva forte.
    E' stata una delle case che ho lasciato con tristezza perchè la mancanza della televisione la rendeva più "libera" di tante altre.
    Niente televisione e niente telefono. E se volevi "vedere qualcosa " te lo dovevi immaginare.

    Se volevo vedere "il mondo" dovevo soltanto scendere la scala ,aprire il cancello e uscire.
    Il mondo era lì fuori senza bisogno di guardarlo alla televisione.Salivo su da via reinaud,arrivavo in piazza e trovavo i miei amici.
    Anche loro più o meno della mia stessa età.

    E anche loro con l'immaginazione a 1000 perchè quando manca tutto il cervello si dà da fare.
    Ricordo che il primo ad avere "il computer" che poi era un vic20 era un ragazzo di milano che in quel paese veniva per fare le ferie da milano.
    E io avevo imparato a programmarlo in un pomeriggio...

    Noi se no no,giravamo in bici,a piedi...liberi per le campagne con il solo vincolo di essere a casa per le 19 o le 19,30 a seconda del bigottismo della famiglia....

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