Lo avevo visto con mia nonna.Sto parlando dell'odioso richiamo che le odiose città esercitano sulle persone.
Sebbene avessimo solo pochi mesi per passare le vacanze in quel piccolo paese del cuneese lei TUTTI I MOMENTI voleva ritornare in quel cesso di città (in questo caso grugliasco) in quella popò di condominio per qualche oscuro motivo.
Non appena si era rientrati a casa,quasi smetteva i suoi sintomi di astinenza da tossicume,manco fosse un tossico marcio in ruota che doveva necessariamente "drogarsi di città".
poco mancava che gli saltasse fuori la "tremolina" (quella era un arma da una parola in su "tremo tutta" ),o stesse male se non tornava.
E si che anche solo una pastasciutta in quell'alloggio di grugliasco veniva peggio della stessa fatta lassù in quel paesino.
Ma lei no,quasi se quell'odioso condominio avesse rappresentato una fonte di energia.
Per me era una fonte di depressione.
Aveva dato fondo alla sua dipendenza del razzo da città durante le vacanze di natale del 1984 quando ai primi fiocchi di neve voleva a tutti i costi rientare per paura che alcuni ignoti loschi figuri gli svaligiassero quel suo alloggio del razzo dove vivevamo,pieno di tanta di quella robaccia inutile.
Due punti di vista diversi tra me e mia nonna.
Lei,amava quell'appartamento,nonostante ci fossero alcune cose che a me davano proprio fastidio. A cominciare dall'ascensore. oggetto idiota per fare perdere tempo. Lo aspettavi,visto che non era mai al piano che ti serviva,ci salivi. Quando poi per scendere avresti fatto prima con le scale .
Ma lei malata di condominiite e di pelandronite a livello terminale se ne usciva con "si DEVE prendere l'ascensoreeeeee".
Il cacoso telefono fisso che sapeva solo suonare tutti i momenti.
I lampadari inefficenti e che non ci si vedeva un tubo nonostante consumassero uno sproposito.
A differenza di quella che era all'epoca la seconda casa. Una casa tanto più semplice,più "vera" senza mobili ricercati. Insomma una casa da vivere e non da pulire.
ricordo mia nonna lamentarsi tutti i momenti per cosa non era "bello"...e io dargli,sebbene sottovoce della cretina.
Anche perchè nella seconda casa si erano portati i mobili precedenti a quelli che si avevano ora. Mobili che fino al giorno prima anadavano perfettamente e poi di colpo facevano schifo.
E sopratutto niente telefono.
Lo ho rivisto con diversi amici miei.
Pries addirittura voleva andarci giornalmente,ma lui in parte era scusato perchè i suoi genitori avevano un negozio di lampadari in centro.
E non aveva la seconda casa.
Ci sono caduto pure io più volte quando mi ero trasferito in campagna,quanti sabati mattina ho buttato nel cesso per andare di nuovo in quel razzo di città magari per cercare chissà che "affare" nei soliti centri commerciali che visitavo il sabato mattina.
Posti do...
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