Chi era don pierino?
Al secolo era il parroco che ha sposato mia madre e mio padre.
Di lui si sa tutto e nulla. Era un parroco come tanti altri,forse molto più grezzo. Una sorta di don camillo canavesano.
La leggenda,perchè di leggenda si tratta,narra che fosse il prete che era di servizio a scarmagno fino alla fine degli anni 60.
O forse era un altro paesino chi lo sa.
Tozzo,mani grosse da contadino e una testa con pochi capelli già da giovane.
Don pierino non era un adone di bellezza ma si rifaceva con la volenterosità e la voglia di fare.
Voglia di andare a trovare l'anziano moribondo (magari prendendo il pulman o più di uno) e poi appena arrivato cambiarsi e dire messa.
E poi magari correre da un altro ammalato.
Parliamo in modo un goccio più approfondito.
Della sua vita. ..
Nell'italia da motorizzare a rate lui non ha mai avuto l'automobile. Ma non per altri motivi,non è mai riuscito di fatto ad ottenere la patente.
Faceva sempre troppi errori e non imbroccava mai una precedenza.
Non era riuscito manco ad arrivare all'esame pratico.
Ma a lui nel suo tempo la patente non serviva. Prendeva il pulman e poi quando venne trasferito a torino tra le tante cose belle c'erano i pulman urbani quegli scassoni prima biancorossi e poi arancioni che lo portavano ovunque.
Lui era "nato" per quella vecchia chiesa di scarmagno ( o magari di un altro paesino chissà) senza riscaldamento con poche luci e tanti spifferi.
Si vestiva con due o tre maglie una sull'altra e via...un altra funzione e un altra giornata.
Aveva organizzato un sacco di attività per i ragazzi e non. Sembra che avesse addirittura fatto nel 63 la mostra degli animali nel cortile della canonica per i ragazzi della città.
E c'era proprio di tutto,pure una volpe. Addomesticata ma sempre una volpe era.
La mostra era andata bene,il tam tam mediatico di cugini e parenti aveva funzionato bene e si era deciso di prorogarla il giorno dopo.
E la notte avvenne il fattaccio perchè la volpe durante la notte si pappò una delle tre galline che c'erano in un altro recinto e le altre due galline si salvarono una rifugiandosi sull'asinello l'altra scalando le gabbie dei conigli.
Tuttavia a parte questi intoppi dovuti tutti da una faciloneria e un approssimazione...divina....tutto il resto gli andava bene. La voglia di fare non gli è mai mancata.
Si racconta anche che aveva portato a spalle un ragazzino che a una gita parrocchiale si era girato una caviglia per non fare perdere il pulman agli altri.
Venne trasferito a Torino all'arrivo degli anni 70 perchè servivano preti per le città che andavano crescendo.
E la sua nuova chiesa,col riscaldamento e pure con il cinema parrocchiale enorme non lo faceva sentire a suo agio.
Dicono che alzasse ogni tanto il gomito,. C'è da sperare che il matrimonio dei miei genitori lo avesse fatto ...
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