Questo racconto era da tempo che ero indeciso se metterlo o meno.
Forse deriva da un sogno,forse da aneddoti che qualche anziano/a raccontava in casa.
Rielaborati da una pesantissima digestione di qualche cibo che durante la notte tiene impegnato il motorino della digestione per ore.
La sala dei corbiccoli è appunto uno di questi. Già il nome "sala dei corbiccoli" è quello scritto sulla porta che va nel retrobottega.
... e iniziamo: esiste un negozio nel sogno in via Carlo Alberto a Torino che vende lampade NON elettriche,e NON a batteria.
Insomma lampade a stoppino,a candela,a olio ,a kerosene , a petrolio e via così. Chi lo dirige e un tipo sulla quarantina abbondante con la barba che si chiama Pietro.
In vetrina ne ha alcune accese,in vetro,eleganti,e una col paralume in stile country.
E io un bel giorno vado da lui per cercare delle lampade da campeggio. e forse un fornello visto che l'infame gassino della campingaz aveva rotto i maroni per l'ultima volta.
Dopo l'ennesima fiammata dovuita al suo malfunzionamento lo avevo fatto volare a calci.
Entro: buongiorno,mi servirebbe questo. E gli spiego cosa mi serve.
E lui mi fa vedere di tutto e di più,ero indeciso se prendere una lampada a gasolio che si poteva trasformare in fornello.
Vedendo la mia indecisione lui mi fa una domanda di quelle alla quale non puoi rispondere no.
Lui a un certo punto mi chiede se voglio vederle TUTTE accese? ,E io dico si,ma si raccomanda di non toccare assolutamente nulla. Nel dubbio metto le mani in tasca.
Entriamo nel retrobottega e il negozio misteriosamente sembra enorme,più grande di un centro commerciale e lungo le pareti di un complesso labirinto ci sono tutte le lampade come in un grosso cimitero con nomi e cognomi.Attirano la mia vista un paio di televisori sul tavolino,classici degli anni 70,mancano solo i trasformatori sotto sul ripiano.
Mentre osservavo e guardavo uno e l'altro oggetto uno dei televisori ,quello più lontano da noi si accende e fa vedere una via che io riconosco subito perchè vado a scuola lì vicino.
La telecamera si sposta all'interno,una nonnina è a letto con marito e moglie che la guardano,poi poco alla volta chiude gli occhi e si addormenta.
Probabilmente per sempre.
Pietro mi guarda corrucciato,poi mi dice "bada al negozio in mia assenza io in 10 minuti vado e torno".
lo accompagno fuori dalla porta e mettendomi a fare la guardia sulla soglia mi aspetto già di aspettare un oretta.
Bè tanto sono in vacanza. sale su una talbot horizont posteggiata davanti al negozio e va via abbastanza tranquillo.
...invece no,la horizont con cui era partito dopo una decina di minuti arriva già all'inizo della via e si posteggia al volo in pochi minuti.
Scende dall'auto una vecchietta che sembrava eterea,quasi trasparente scende camminando con difficoltà. Pietro la sorregge,entra nel negozio e la acc...
Read the whole post...
Last comments